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INFORMAZIONI SUL PROGETTO I-ORK: 

I-Ork è la contrazione di “inclusive orchestra”, un ensemble formato interamente da esecutori di strumenti digitali accessibili (ADMI, Accessible Digital Music Instruments). Questi sono strumenti elettronici che orono interfacce esecutive più semplici da controllare rispetto agli strumenti acustici e che pertanto possono essere usati da persone con varie disabilità (paralisi di parti del corpo, limitato controllo dei movimenti, autismo, menomazioni della vista o dell’udito, etc.). Uno strumento elettronico inoltre, separando l’interfaccia di controllo dal corpo risonante, può avere accesso a tutta la ricchissima gamma di possibilità di produzione musicale informatica (illimitata scelta di note e timbri musicali, campioni audio pre-registrati, algoritmi di produzione musicale, trattamento dal vivo del segnale, algoritmi di sintesi del suono, etc.).

Naturalmente per poter usufruire di tutte queste modalità di produzione musicale occorre uscire dagli stereotipi che caratterizzano l’utilizzo degli strumenti accessibili, dove in genere la persona con disabilità esegue una parte con il supporto di altri strumenti acustici. L’attività con I-Ork invece mette tutti sullo stesso piano, cercando di costruire ambienti musicali dove la temporizzazione degli eventi non sia così stringente come nella melodia accompagnata. A tal fine occorre ideare ambienti musicali basati sull’improvvisazione dove l’esecuzione musicale sia organizzata con modalità più aperte all’immaginazione e all’invenzione sonora. Ampi spunti in tal senso sono mutuabili dalla lunga tradizione pedagogica del metodo Or, particolarmente nella sua versione Americana. Qui infatti ci sono diversi esempi di come la forma musicale possa nascere da una narrazione, dall’immaginazione dettata da una figura grafica o dalla sonorizzazione di un evento (passeggiata, viaggio, etc.).

Anche gli strumenti accessibili possono essere oggetto di ricerca e sperimentazione, visto che essi possono essere facilmente costruiti utilizzando sensori,tastiere facilitate o applicazioni scaricabili dalla rete. Una di queste è AUMI (Adaptive UseMusical Instruments) un’applicazione utilizzabile sia sul computer sia sul cellulare che consente di partecipare ad un’esecuzione musicale anche a soggetti colpiti da paralisi totale del corpo. L’applicazione infatti abilita il tracciamento dei movimenti della testa in modo tale che ad ogni angolazione del capo possano corrispondere sia diverse note sia vari campioni sonori.

In dipendenza della composizione del gruppo, dell’età dei partecipanti e delle attitudini dei singoli, le attività possono articolarsi a diversi livelli. Il più semplice parte dalla scoperta dei vari strumenti che, utilizzando interfacce non tradizionali, necessitano di una certa pratica prima di essere ecacemente utilizzati. Una volta superata questa fase, il lavoro può concentrarsi sull’utilizzo espressivo degli strumenti e sull’organizzazione musicale che si intende utilizzare per l’esecuzione. Non esistendo modelli predefiniti quest’attività creativa è fondamentale per il successo dell’esecuzione. La ricerca di soluzioni condivise aumenta infatti la coesione del gruppo, permettendo ad ognuno di esprimere al meglio le proprie capacità e anando il senso critico. Un terzo livello di lavoro consiste nella manipolazione e nella programmazione degli strumenti stessi che, essendo molto duttili, si prestano a molti diversi utilizzi.